Le paralisi periferiche del facciale sono sindromi complesse e di natura diversa che colpiscono più o meno drammaticamente il paziente e la cui riabilitazione pone una vera e propria sfida al professionista. Tale sfida può essere affrontata solo avvalendosi di una visione sistemica, ampliando il bagaglio di conoscenze anatomofisiologiche, epidemiologiche e cliniche, che includano anche le importanti implicazioni psicologiche e affettive, e istituendo una condotta terapeutica fondata su dati scientifici e su solide basi metodologiche. Le paralisi del VII nervo cranico non possono infatti essere ricondotte a un puro disturbo meccanico dei muscoli facciali ma coinvolgono tra l’altro anche disfunzioni del sistema sensitivo-percettivo, alterazioni della comunicazione non verbale e delle capacità empatiche del paziente, con grave sofferenza delle sue relazioni sociali. Se questo tipo di patologie è al primo posto tra i disturbi derivanti da lesioni di un nervo periferico (50 casi su 100.000 abitanti l’anno), per contro i riabilitatori ammettono di sentirsi per lo più impreparati ad affrontarle. Diventa in questo modo difficile per il paziente trovare chi lo riabiliti con cognizione di causa e competenza adeguata.
OBIETTIVI del CORSO:
Il corso si propone di fornire ai professionisti (fisioterapisti, logopedisti, ortottisti, fisiatri ecc.) conoscenze costantemente aggiornate, strumenti per il ragionamento clinico, un metodo e una prassi terapeutica razionale ed efficace per intervenire sui diversi disturbi funzionali che tale patologia comporta.